INFORMAZIONE
Informare i lavoratori prima dell’ingresso in azienda su:
· impossibilità di accesso per persone a rischio (sintomi di influenza, temperatura, contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti)
· obbligo di rispetto delle misure preventive
· obbligo di avvertire il datore di lavoro nel caso in cui si manifestino possibili sintomi di contagio
AZIONI PREVENTIVE
· incentivare la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo e di ferie e favorirne il massimo utilizzo;
· sospendere l’attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
· utilizzare al massimo le modalità del lavoro a distanza (cosiddetto “lavoro agile” o “smart working”);
· evitare l’organizzazione e la partecipazione a incontri collettivi in situazioni di affollamento in ambienti chiusi (es. congressi, convegni), privilegiando soluzioni di comunicazione a distanza;
· privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto, o in alternativa dare disposizioni di rispettare il “criterio di distanza droplet” (almeno 1 metro di separazione tra i presenti);
· sospendere e annullare tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate;
· vietare l’ingresso a personale, interno o esterno, che manifesti febbre oltre i 37,5 ° o sintomi respiratori – può essere effettuata, con rispetto della privacy, la misurazione della febbre in ingresso;
· adottare misure organizzative per favorire orari di ingresso/uscita scaglionati, al fine di limitare al massimo le occasioni di contatto nelle zone di ingresso/uscita;
· limitare al massimo gli spostamenti tra i reparti e contingentare l’accesso agli spazi comuni;
· limitare al massimo l’accesso ai visitatori;
· individuare procedure di ingresso, transito e uscita di fornitori esterni, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale aziendale;
· regolamentare l’accesso a spazi comuni, spogliatoi, spazi destinati alla ristorazione (es. mense), allo svago o simili (es. aree relax, sala caffè, aree fumatori), limitando il numero di presenze contemporanee e dando in ogni caso disposizioni di rispettare il “criterio di distanza droplet” (almeno 1 metro di separazione);
· in ogni caso garantire la distanza droplet: se non è possibile vanno utilizzati idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI):
o Maschera tipo FFP3/FFP2
o Occhiali di protezione tipo T03
o Guanti monouso
· evitare contatti stretti con soggetti che presentano sintomi respiratori senza adottare opportune precauzioni;
· sensibilizzare al rispetto delle corrette indicazioni per l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie, mettendo altresì a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani;
· disporre una adeguata pulizia dei locali e delle postazioni di lavoro più facilmente toccate da lavoratori e utenti esterni;
· curare il deposito e lo smaltimento dei rifiuti collegati (fazzoletti, stracci per la pulizia, DPI usa e getta);
DISPOSIZIONI PER LA PULIZIA
· Per la pulizia di ambienti non frequentati da casi di COVID-19, è sufficiente procedere alle pulizie ordinarie degli ambienti con i comuni detergenti, avendo cura di pulire con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente (es. muri, porte, finestre, superfici dei servizi igienici, attrezzature di lavoro).
· Per la pulizia di ambienti non sanitari (es. postazioni di lavoro, uffici, mezzi di trasporto) dove abbiano eventualmente soggiornato casi di COVID-19, applicare le misure straordinarie di seguito riportate:
– a causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% (es. candeggina, varechina, amuchina) dopo la pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% (alcol) dopo la pulizia con un detergente neutro.
– Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto; quelli riutilizzabili vanno invece sanificati.
– Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari, attrezzature di lavoro.
Si raccomanda, in caso di affidamento a terzi di servizi di pulizia, di estendere le indicazioni sopra riportate ad eventuali imprese appaltatrici e/o lavoratori autonomi.
COMPORTAMENTI DA ATTUARE IN CASO DI SOSPETTO DI CONTAGIO
· Lavoratore sottoposto alla misura della quarantena che non rispettando il divieto assoluto di allontanamento dalla propria abitazione o dimora si presenta al lavoro:
– non adibire ad attività lavorativa;
– deve essere fornita e fatta indossare tempestivamente una mascherina e deve essere data indicazione di tornare e rimanere presso la propria abitazione o dimora (evitando l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici), dandone contestuale informazione alle Autorità Competenti.
· Lavoratore che riferisce di essere stato nei 14 giorni precedenti a contatto stretto con un caso di COVID-19 che si presenta al lavoro:
– non adibire ad attività lavorativa;
– deve essere fornita e fatta indossare tempestivamente una mascherina e deve essere data indicazione di tornare e rimanere presso la propria abitazione o dimora (evitando l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici) e di contattare il proprio Medico di Medicina Generale o il Servizio di Continuità Assistenziale, anche ai fini della certificazione dell’eventuale stato di malattia;
– finché il soggetto permane all’interno dell’azienda, si deve assicurare che rimanga il più possibile lontano e isolato dagli altri soggetti presenti (lavoratori, visitatori).
· Lavoratore che, inizialmente asintomatico, durante l’attività lavorativa sviluppa febbre e sintomi respiratori (tosse e difficoltà respiratoria):
– far indossare al soggetto che ha manifestato i sintomi una mascherina;
– far allontanare dai locali eventuali altri lavoratori o utenti presenti e contattare il 118.
· Lavoratore asintomatico durante l’attività lavorativa che successivamente sviluppa un quadro di COVID-19:
– non è previsto alcun adempimento a carico del Datore di lavoro (o suoi collaboratori), se non collaborare con l’azienda sanitaria territorialmente competente mettendo a disposizione le informazioni in proprio possesso al fine dell’identificazione di eventuali contatti; gli eventuali contatti saranno inclusi in uno specifico percorso di sorveglianza da parte dell’azienda sanitaria territorialmente competente, che comprende anche l’isolamento domiciliare per 14 giorni dall’ultimo contatto avvenuto
· Lavoratore in procinto di rientrare dall’estero da trasferta lavorativa:
– disporre che il lavoratore rientrante in Italia da aree a rischio epidemiologico informi tempestivamente il Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente, per l’adozione di ogni misura necessaria, compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.