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NCC A CONFRONTO CON L’ASSESSORE RENATO BORASO IN TEMA DI VIABILITÀ E ZONA AEROPORTUALE

“Troppo facile puntare il dito sull’anello debole della catena della mobilità. Scontiamo drammaticamente la spinta alla crescita dell’aeroporto Marco Polo di Venezia non accompagnata da infrastrutture adeguate. Siamo rimasti fermi fondamentalmente a 30 anni fa quando c’erano 800.000 arrivi all’anno”. Con queste parole Denis Pulita, presidente regionale veneto degli NCC di Confartigianato ha aperto il confronto con l’Assessore alla mobilità della Città Metropolitana di Venezia Renato Boraso a seguito delle polemiche e accuse alla categoria scaturite dall’ultimo incidente mortale in Via Orlanda a Campalto. “Ora, -ha proseguito- alla soglia dei 13 milioni di passeggeri, il sistema è al collasso. A farne le spese sono sicuramente i residenti, ma anche coloro che per lavoro sono costretti ad operare in condizioni oggettivamente impossibili. Anche gli inesistenti controlli su vettori esteri hanno di fatto contribuito ad aumentare la pressione sui nostri che devono combattere un sistema del tutto inadeguato a gestire l’attuale flusso di arrivi”.

“Non esistono collegamenti di filobus e ferrovie, servizi da cui nessun aeroporto con queste dimensioni può prescindere – ha sottolineato Pulita -. La gran parte dei passeggeri viene quindi veicolata dai trasporti pubblici non di linea come taxi ed NCC che oggi operano in condizioni di estrema difficoltà. Anche le decisioni di Save relative alla gestione degli accessi e degli spazi interni dell’area aeroportuale hanno complicato notevolmente il quadro specie nei confronti degli NCC, obbligandoli di fatto a sostare in attesa dei clienti nelle aree esterne all’aeroporto, senza per altro risolvere il problema in alcun modo, anzi peggiorando le condizioni operative e di sicurezza. Siamo quindi i primi alleati dei cittadini residenti nel denunciare, come del resto da tempo facciamo, l’indifferibile necessità di interventi urgenti per porre rimedio ad una situazione di emergenza che esige risposte immediate. Così è a rischio l’incolumità dei residenti, da un lato, ma dall’altro anche la sicurezza di tassisti, autisti di NCC e passeggeri”.

Anche in occasione della recente adozione da parte delle Regione Veneto del Piano Regionale dei Trasporti, Confartigianato ha evidenziato come oramai la velocità media del trasporto pubblico, nelle aree urbane, è oramai ridotta a 19,1 km all’ora, dato inferiore alla media nazionale, a causa del frequente congestionamento lungo le direttrici di traffico. Curiosamente invece l’Agenzia delle Entrare assume come indicatore medio, per la determinazione induttiva dei redditi, una velocità media di 30 Km/h che è ben lungi oggi dalla realtà. Le corsie preferenziali potrebbero essere un primo sistema per differenziare i flussi e anche per cominciare a creare spazi più fruibili per il trasporto urbano.

In chiusura l’Assessore alla Mobilità del Comune di Venezia Boraso ha condiviso con la delegazione di Confartigianato le preoccupazioni della categoria e si è impegnato a farsi parte attiva per individuare con Save ed ENAC alcune azioni comuni da intraprendere sulla base anche di esempi positivi e interventi già attuati da altri soggetti gestori di aeroporti del nord Italia.

 

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