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PROROGA VERSAMENTI UNICO 2019

Un emendamento al DL crescita, approvato in Commissione, dispone una più ampia proroga dei versamenti rispetto al DPCM annunciato alcuni giorni fa.

 

Purtroppo, anche quest’anno, il calendario dei versamenti fiscali è destinato ad essere sconvolto e i continui annunci di modifiche non danno certezze agli operatori e alle imprese. Da ultimo, si rappresenta che nell’iter di conversione del decreto legge “Crescita” è prevista, dopo l’annunciato DPCM di proroga, una nuova modifica del calendario dei versamenti: un emendamento, per ora approvato solo in Commissione alla Camera dei deputati, fissa al 30 settembre 2019 il termine dei versamenti delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP ed IVA, in relazione ai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Si ritiene che la proroga, se l’emendamento diverrà legge, riguardi i versamenti:

      dovuti dai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA, inclusi i soggetti che partecipano a società, associazioni o imprese interessate dagli ISA e compresi, si è dell’avviso, anche i soggetti che applicano il regime di vantaggio o forfetario o che presentano cause di esclusione dall’applicazione degli ISA;

      che scadono tra il 30 giugno 2019 e il 30 settembre 2019 a titolo di:

o    IRPEF, IRES ed IRAP, a saldo e in acconto, e relative addizionali e imposte sostitutive, IVIE/IVAFE;

o   diritto annuale CCIAA 2019;

o   contributi previdenziali;

o   IVA da adeguamento agli ISA;

o   IVA a saldo per coloro che hanno deciso di effettuare il versamento entro il termine del saldo delle imposte con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese, a decorrere dal 16 marzo 2019.

Si ritiene che non rientrino nella proroga i versamenti periodici IVA, seppure scadenti nel periodo 30 giugno – 30 settembre 2019. Con molta probabilità, se a seguito del dibattimento in aula alla Camera dei deputati (sul testo del decreto il Governo dovrebbe porre, in settimana, la fiducia) il testo del disegno di legge sarà approvato come sopra emendato, potrebbe essere superato l’annunciato DPCM di proroga (prevista al 22 luglio 2019 senza maggiorazione dello 0,40).

 

Elaborazione degli ISA 2019 (redditi 2018)

Con il rilascio dei programmi da parte delle software house e il ritorno dei files con i dati precompilati da parte dell’Agenzia delle entrate, gli intermediari sono ora nella condizione di iniziare le elaborazioni degli ISA 2019 (p.i. 2018).

Stante l’assoluta novità di questo nuovo strumento, applicato per la prima volta in sostituzione degli studi di settore, potranno emergere criticità sia nel corso della compilazione dei modelli ISA sia nel funzionamento dell’applicativo e dell’elaborazione degli ISA medesimi.

In particolare, l’elaborazione degli ISA terrà conto del pregresso dei contribuenti (dati studi di settore periodi di imposta 2009-2016) e dell’analisi di più basi imponibili (Ricavi per addetto, Valore aggiunto per addetto e Reddito per addetto) oltre che attuare stime personalizzate tramite l’applicazione dei coefficienti individuali. Inoltre, i modelli sono accompagnati da numerosi indicatori di anomalia che tengono conto non solo della correttezza dei dati indicati ma anche della coerenza degli stessi in relazione alla dimensione aziendale delle imprese.