Le clausole che limitano la cessione del credito e quelle relative al risarcimento in forma specifica presenti in alcune polizze RCA sono illegittime perché vessatorie.
Tutte le condizioni di polizza che prevedono franchigie o penali nel caso in cui l’auto venga riparata da un carrozziere non approvato dalla compagnia di assicurazione penalizzano l’automobilista nella libera scelta del carrozziere: situazione in assoluto contrasto con quanto dispone il Codice del Consumo.
I carrozzieri di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana hanno portato all’evidenza che le clausole oggetto di discussione:
– vietano la cessione del credito o prevedono che essa sia valida solo se effettuata a favore di carrozzerie convenzionate con la compagnia di assicurazione;
– prevedono che l’assicurato non possa cedere i crediti e i diritti derivanti dal contratto, salvo preventivo consenso dell’impresa da rilasciarsi entro un certo numero di giorni (termine oltre il quale si intende prestata una sorta di silenzio assenso);
– impongono, inoltre, a fronte di uno sconto sul premio non sempre precisato, il pagamento di una penale nel caso in cui l’assicurato, venendo meno all’impegno di rivolgersi ad un carrozziere convenzionato, si rivolga ad un carrozziere di fiducia.
Si ricorda che già nel 2017 l’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni – IVASS, dopo l’ennesima sentenza a favore dei carrozzieri, ha riconosciuto che tali clausole tendono a limitare la cessione del credito da parte dell’assicurato a favore di terzi e penalizzano il ricorso a riparatori non convenzionati, richiamando l’attenzione delle compagnie di assicurazione sulla necessità di formulare clausole RCA che non pregiudichino in nessun modo la libertà del consumatore/assicurato di cedere il suo credito, scegliendo il proprio carrozziere.
Non solo, l’Istituto si è anche impegnato, in presenza di simili clausole, ad effettuare le conseguenti segnalazioni alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), competente ad accertare la vessatorietà delle clausole contrattuali ai sensi dell’art. 37 bis del Codice del Consumo.
“I pronunciamenti dell’AGCM e dell’IVASS e le ormai molteplici e anche recenti sentenze a favore delle carrozzerie, cessionarie del credito che hanno potuto ottenere il rimborso dalle compagnie di assicurazione, nei casi in cui veniva tagliata dal risarcimento la franchigia, prevista per chi non si rivolge alle carrozzerie convenzionate, non dovrebbero lasciare ulteriori dubbi sulle attuali condizioni giuridiche e legali di assoluta tutela per le carrozzerie indipendenti che decidono di utilizzare la cessione del Credito”- afferma il Presidente dei Carrozzieri di Confartigianato IMT- “Attraverso le leggi e la loro corretta applicazione i carrozzieri possono tutelare efficacemente i propri interessi.
Questa condizione, da sola e al di là di possibili accordi con le compagnie, è in grado di garantire ancora un futuro alla categoria. Serve che ognuno di noi acquisisca una maggiore consapevolezza di questo ed inizi ad operare scelte non solo nel proprio interesse ma anche per quello dei propri colleghi e del territorio in cui opera, mettendo in primo piano professionalità, rispetto delle regole e trasparenza”.