Le Associazioni Italiane degli Autotrasportatori ANITA, Assotir, Confartigianato Trasporti, FAI, FIAP, UNITAI, SNA CasaArtigiani sono scese in campo per supportare i propri associati in un’azione risarcitoria collettiva per il recupero del sovrapprezzo imposto dal Cartello dei produttori di autocarri, già sanzionati il 19 luglio 2016 dalla Commissione Europea.
Le società di autotrasporto e le imprese che hanno acquistato (o avuto in leasing) i propri autocarri (sia conto terzi che conto proprio) da almeno 6 tonnellate dai costruttori coinvolti (Volvo/Renault, Man, Daimler/Mercedes, Iveco, DAF, e Scania) nel periodo che va da Gennaio 1997 a Gennaio 2011, hanno potenzialmente diritto al risarcimento e al recupero del sovrapprezzo pagato.
L’azione non comporta nessuna spesa legale per gli associati delle Associazioni italiane, e verrà fatta in nome e per conto degli stessi da una Fondazione appositamente costituita da Omni Bridgeway, il piu’ longevo litigation fund internazionale, che sosterrà tutte le spese legali e gestirà direttamente l’azione, sollevando gli autotrasportatori aderenti dai rispettivi oneri.
Le imprese italiane si uniranno a un’azione europea già instaurata da oltre un anno davanti al Tribunale di Amsterdam da Omni Bridgeway, assistita dallo studio legale Loyens & Loeff, uno dei primari studi legali internazionali per azioni di risarcimento del danno da cartello.
La Fondazione sarà supportata da un team di economisti di CEG, società di consulenza internazionale, che valuterà il danno incorso. Lo studio legale Osborne & Clarke Italia assisterà le Associazioni italiane e Omni Bridgeway negli aspetti di diritto italiano.
Per facilitare l’adesione a tale azione è stata creata una piattaforma on-line su misura per le associazioni italiane ove gli autotrasportatori e le imprese potranno facilmente caricare i propri dati e documenti a supporto del proprio diritto risarcitorio.
A partire da lunedì 21.01.2019 le aziende e le strutture interessate potranno contattare le strutture associative di appartenenza per ricevere le informazioni utili per l’adesione all’iniziativa.
Migliaia le imprese coinvolte nel Veneto, e non si parla solo di aziende di autotrasportato con mezzi adibiti a trasporto conto terzi ma anche, ad esempio, di imprese edili, metalmeccaniche, del legno proprietarie di camion ad uso proprio superiori ai 6 ton; quasi 23.000 autocarri (12.021 conto proprio e 11.751 conto terzi, dati della motorizzazione civile a giugno 2018) e di una azione risarcitoria che stimiamo potrebbe arrivare, come minimo, alla cifra di 166 milioni e 250mila euro.
Sono questi i numeri che Danilo Vendrame, Presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana snocciola, in base alle stime (fortemente prudenziali) realizzate dall’Ufficio studi della Confartigianato Imprese Veneto, relative alla ricaduta che potrebbe avere l’azione risarcitoria avviata dalle Associazioni Italiane degli Autotrasportatori scese in campo per aiutare i propri associati ad essere risarciti del danno da sovrapprezzo causato dal cartello dei produttori di autocarri, già sanzionati il 19 luglio 2016 dalla Commissione Europea.