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APPROVATO IL MODELLO PER IL VOUCHER DIGITALIZZAZIONE ALLE PMI

APPROVATO IL MODELLO PER IL VOUCHER DIGITALIZZAZIONE ALLE PMI

 

Recentemente il MISE ha approvato il modello utilizzabile ai fini della richiesta dei finanziamenti concessi alle PMI tramite i c.d. “voucher-digitalizzazione”, nonché definito i termini di presentazione dello stesso.

Tale agevolazione corrisponde al 50% del totale delle spese (in ogni caso non superiore a € 10.000) sostenute per l’acquisto di software, hardware o servizi, il collegamento alla rete Internet

tramite tecnologia satellitare e la formazione qualificata del personale. 

In particolare il modello va presentato:

esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile sul sito Internet del MISE;

– a decorrere dal 30.1 e fino al 9.2.2018.

Si vuole portare all’attenzione che, come previsto all’art. 2, comma 3, DM 23.9.2014, le spese devono essere sostenute solo successivamente all’assegnazione del voucher.

L’avvio del progetto deve essere, quindi, successivo alla pubblicazione sul sito istituzionale del

Ministero (www.mise.gov.it) del provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher.

Spese ammissibili

L’art. 6, commi da 1 a 3, D.Lgs. n. 145/2013 ha previsto, al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese, l’adozione di “interventi per il finanziamento a fondo perduto” per:

• l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano:

− il miglioramento dell’efficienza aziendale;

− la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro tale da favorire l’utilizzo di strumenti

tecnologici e forme di flessibilità, compreso il telelavoro;

− lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;

− la connettività a banda larga e ultralarga;

• il collegamento alla rete Internet tramite la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e

l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree in cui, a causa delle condizioni geomorfologiche,

non è possibile l’accesso a soluzioni adeguate tramite le reti terrestri o gli interventi infrastrutturali

risultano scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili;

• la formazione qualificata, nel campo ICT (Information and Communication Technology), del

personale delle suddette imprese.

 

Detti finanziamenti sono concessi tramite voucher di importo non superiore a 10.000.

Con il DM 23.9.2014 sono stati individuati le modalità di erogazione dell’agevolazione in esame nonché lo schema standard del bando che le Regioni (alle quali le risorse disponibili sono attribuite

sulla base del numero di imprese registrate alla CCIAA) devono predisporre ai fini dell’accesso

all’agevolazione.

Recentemente, in attuazione di quanto stabilito dall’art. 8, comma 3, DM 23.9.2014, è stato

approvato il modello di domanda utilizzabile ai fini dell’accesso all’agevolazione nonché fissati i

relativi termini di presentazione.

Possono accedere all’agevolazione in esame esclusivamente le imprese:

qualificate come micro, piccola o media impresa (PMI) ai sensi della Raccomandazione

6.5.2003, n. 2003/361/CE, indipendentemente dalla forma giuridica, nonché dal regime contabile

adottato;

• con sede legale / unità locale attiva in Italia, iscritte al Registro delle Imprese;

non sottoposte a procedura concorsuale, che non si trovano in stato di fallimento /

liquidazione anche volontaria / amministrazione controllata / concordato preventivo / altra

situazione equivalente.

Inoltre le imprese beneficiarie non devono:

avere già ottenuto contributi pubblici per le spese oggetto della concessione del voucher;

• aver ricevuto e non rimborsato / depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione UE che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.