Le novità di carattere fiscale introdotte dal decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148.
Il decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2017, n. 242, contiene “disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”.
Si segnalano di seguito le disposizioni più importanti contenute nel decreto-legge n. 148/2017 in ambito fiscale:
-sterilizzazione dell’aumento Iva per il 2018;
-estensione della definizione agevolata dei carichi fiscali e contributivi (c.d. rottamazione delle cartelle);
-estensione dello split payment a tutte le società controllate dalla P.A.;
-credito di imposta per investimenti pubblicitari.
Rottamazione delle cartelle – articolo 1
La misura, conosciuta come ‘rottamazione delle cartelle’, amplia la possibilità per i contribuenti che non hanno completato gli adempimenti della definizione agevolata introdotta con l’articolo 6 del D.L. n. 193/2016, conv. in legge n. 225/2016, di mettersi in regola e accedere alle agevolazioni previste per il pagamento del debito tributario o contributivo affidato all’agente della riscossione (si versano le somme del tributo e gli interessi legali senza sanzioni ed interessi di mora).
Al comma 1 si consente al debitore di effettuare entro il 30 novembre 2017 il pagamento delle rate della definizione agevolata dei carichi scadute a luglio e a settembre 2017. In questo modo i contribuenti che per errori, disguidi o mancanza di liquidità non avevano potuto effettuare i versamenti vengono riammessi alla ‘rottamazione’ senza ulteriore addebito.
Al comma 2 è introdotto il nuovo comma 13-quater al citato articolo 6. In particolare il comma dà la possibilità di accedere alla definizione agevolata dei carichi ai debitori che in precedenza si erano visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31/12/2016, dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016.
Tale facoltà può essere esercitata presentando apposita istanza all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017.
I contribuenti interessati dovranno versare entro il 31 maggio 2018 le rate non corrisposte dei piani di dilazione. In caso di mancato versamento l’istanza è improcedibile.
I debitori possono versare nel numero massimo di tre rate scadenti nei mesi di settembre, ottobre, e novembre 2018.
E’ ampliato il raggio d’azione della definizione agevolata che potrà essere applicata anche ai carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017 (la precedente ‘rottamazione’ comprendeva i carichi fino al 31 dicembre 2016).
Ai fini della definizione il debitore comunica la sua volontà di avvalersene entro il 15 maggio 2018 presentando un’apposita dichiarazione.
Il pagamento delle somme dovute potrà essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di uguale importo da pagare rispettivamente nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.
L’Agente della riscossione invia:
-entro il 31 marzo 2018 con posta ordinaria, al debitore l’avviso relativo ai suddetti carichi;
-entro il 30 giugno 2018 l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fi ni della definizione, nonché quello delle singole rate, e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse.
Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari – articolo 4
Le imprese e i lavoratori autonomi possono fruire anche per gli investimenti sostenuti nella seconda metà del 2017 del credito di imposta previsto per le campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, e sulle radio e tv locali. Il credito di imposta è pari al 75% della quota incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente, e aumenta al 90% nel caso di microimprese, Pmi e start-up innovative.
Sterilizzazione dell’aumento Iva – articolo 5
Si reperiscono risorse per evitare l’aumento delle aliquote Iva previsto nel 2018, che sarà completamente neutralizzato con le misure adottate con la legge di bilancio.
In particolare, l’aliquota IVA del 10% prevista dal 1° gennaio 2018 all’11,5% viene ridotta all’11,14%.
Inoltre, viene introdotta la parziale sterilizzazione dell’aumento delle accise prevista per il 2019.