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SAVNO RAVVEDIMENTO OPEROSO

Lo scorso novembre si è tenuta l’Assemblea del Consiglio di Bacino della Sinistra Piave durante la quale i Sindaci dei 44 Comuni gestiti da Savno hanno deliberato alcune modifiche, proposte da Confartigianato al “Regolamento per la disciplina della tariffa per la gestione integrata dei rifiuti urbani”.  

Tra le varie questioni approvate, ve n’è una denominata “ravvedimento operoso” che riguarda quelle utenze non in regola con il servizio pubblico di raccolta rifiuti in quanto non hanno mai attivato tale servizio (obbligatorio) oppure non hanno comunicato correttamente i dati relativi ai mq o altro.

Dal 01.01.2017 al 30.04.2017 “si apre”, per le utenze non domestiche, una finestra per un “ravvedimento operoso” entro la quale ci sarà la possibilità:

– di regolarizzare, per le utenze non a ruolo, la posizione con il pagamento di  3 anni non prescritti (al posto dei 5 previsti dalla normativa), senza l’applicazione di sanzioni e interessi di mora per tardiva comunicazione. Nel caso in cui non vi sia regolarizzazione spontanea entro la data sopra riportata e qualora Savno accertati l’irregolarità della posizione, verranno recuperarti tutti gli importi dovuti relativi al pregresso non ancora fatturato (periodi non prescritti fino a 5 anni) oltre all’applicazione delle relative sanzioni ed interessi di mora.

– di  recuperare, per le utenze a ruolo ma che non abbiano comunicato i dati corretti o non li abbiano aggiornati e ciò abbia determinato un’errata attribuzione o una mancata modifica della classe dimensionale, gli importi dovuti degli ultimi  3 anni non prescritti (al posto dei 5 previsti), senza l’applicazione di sanzioni e di interessi di mora per tardiva comunicazione.

Qualora la situazione di irregolarità sia già stata rilevata dagli organi di controllo Savno o qualora l’azienda non intenda regolarizzare la propria posizione entro i termini suddetti, non sarà possibile beneficiare dell’opportunità offerta dal ravvedimento, e saranno conseguentemente recuperati, qualora accertati, tutti gli importi dovuti in termini di annualità pregresse non prescritte, in termine di sanzioni e di interessi di mora.

Un’altra questione affrontata riguarda tutte le imprese che hanno la sede presso l’abitazione privata. In tali casi è previsto che:

  qualora la ditta abbia all’interno dell’abitazione una parte destinata all’azienda (ufficio) è tenuta a dichiararlo ed a corrispondere l’importo fisso minimo di euro 40,00/anno, senza ritiro né addebito del bidone del secco;

   qualora invece non vi sia tale parte, nulla è dovuto in quanto azienda. In tal caso tuttavia, al fine di non ricevere comunicazioni di sospetta evasione, consigliamo di trasmettere a Savno l’autocertificazione allegata.

Vi invitiamo pertanto, qualora la posizione dell’azienda con Savno vi risulti irregolare, di provvedere quanto prima a prendere contatto con gli sportelli dell’Associazione o di Savno per maggiori informazioni e l’eventuale predisposizione della documentazione necessaria.