Le Associazioni Confartigianato di OderzoMotta, Vittorio Veneto, Conegliano e AsoloMontebelluna, unitamente a CNA Vittorio Veneto, Conegliano, Oderzo ed Artigianato Trevigiano Casartigiani, al termine dell’incontro avuto lo scorso 2 settembre con il Presidente di Savno, Giacomo De Luca, esprimono il loro giudizio sul confronto tra le parti.
In merito ai bidoni che le imprese hanno in più come dotazione rispetto a quelli di cui realmente necessitano e che sono stati conteggiati nelle fatture appena ricevute, Savno agirà in questo modo:
– per il rifiuto riciclabile il bidone verrà considerato reso dal 01.01.2016 in caso di restituzione nel corso del 2016. Qualora venga sostituito verrà applicata la minore volumetria richiesta.
– per il rifiuto non riciclabile, nel caso in cui vengano rilevati svuotamenti dei contenitori per i quali è stata inoltrata la richiesta di reso o sostituzione, non verranno fatte variazioni. Qualora non vengano evidenziati conferimenti, verrà applicata dal 01/01/2016 la tariffa relativa al bidone minimo di 120 litri, o la minore volumetria in casi di richiesta di sostituzione.
Per le utenze che non hanno attivato il servizio negli anni scorsi, ad esempio la situazione delle ditte che hanno sede presso l’abitazione, vi è stata una buona apertura.
Il Presidente De Luca ha sostenuto che la società Savno provvederà alla verifica delle posizioni anche di tutte le utenze non domestiche non iscritte in Camera di Commercio e che gli introiti derivanti dagli accertamenti consentiranno di ridurre la parte fissa della tariffa di chi finora ha sempre pagato.
Per le tariffe 2017 il Presidente De Luca proporrà al Consiglio di Bacino di mantenere inalterate le tariffe rispetto a quelle del 2016. Sul tema le Associazioni procederanno con la definizione di ulteriori incontri e confronti, prima dell’emissione delle fatture del prossimo anno.
Su alcune questioni sulle quali persistono diversità di vedute, bisognerà ulteriormente discutere.
In particolare su quella relativa alle superfici oggetto del calcolo della tariffa. Savno ribadisce che la superficie catastale utilizzata per il calcolo della parte fissa (quota dimensionale) è un mero parametro individuato dall’Assemblea dei Sindaci per l’attribuzione della quota fissa che va a coprire servizi essenziali quali spazzamento stradale, pulizia e decoro del territorio, vigilanza ambientale, ecocentro, raccolta rifiuto secco, ecc. di cui tutti usufruiscono. Le Associazioni ritengono invece che dovrebbero essere escluse le aree nelle quali si producono di regola rifiuti speciali.
A tale proposito è stato chiarito –ad esempio- che i vani tecnici vanno esclusi dal computo della superficie tassabile, vani tecnici che possono coincidere nel caso di una verniciatura, con il forno.
Savno si è impegnata a comunicare al più presto alle Associazioni di categoria quali siano attualmente le superfici da escludere e da non imputare nel calcolo della tariffa.
Le Organizzazioni artigiane hanno chiesto –ed è stato accolto dal Presidente De Luca, che Savno metta a disposizione dei tecnici per verificare la corretta metratura da sottoporre a tariffa nei casi più controversi o il corretto dimensionamento dei bidoni in dotazione in base alle esigenze delle imprese.
I rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali hanno ribadito la necessità di rendere effettivo il principio “chi inquina paga”, con la tariffazione legata in maniera predominante alla quantità di rifiuto conferito e non alle superfici. Il Presidente De Luca, pur dichiarando che già ora parte fissa e parte variabile della tariffa si equivalgono, ha espresso la volontà di aumentare l’incidenza della variabile, precisando che servirà del tempo. Si dovrà passare dal calcolo della parte variabile dei rifiuti di carta, plastica, vetro, dal metodo della “frequenza standardizzata” a quello degli effettivi svuotamenti dei contenitori.